Cambellotti è inserito nel mondo del cinema (stanza n. 1), grazie all’amico Ugo Falena. Dopo aver realizzato cartelloni pubblicitari e illustrazioni di riviste sul tema, il suo impegno prosegue anche come scenografo per film di valenza propagandistica, come “I condottieri e La corona di ferro”  (premiato alla mostra del cinema di Venezia nel 1941), fino a “Fabiola” di Blasetti: mentre, dopo la parentesi bellica, riprende la sua collaborazione con Ugo Falena, che fonda la “Tespi Film” nel 1917 e la “Bernini Film” nel 1919. Cambellotti sarà lo scenografo di “L’ombra del sogno” (1917), il costumista e il progettista del cartellone di “Frate Sole” di M.Corsi e U.Falena (1918) e di “Giuliano l’Apostata” (1919); qualche anno dopo (1926) curerà le scenografie e gli arredi per “Gli ultimi giorni di Pompei” di C. Gallone.


Falena frequenta il regista Augusto Genina, il quale, nel 1948, chiama Cambellotti come consulente artistico per la ricostruzione dei “tipi umani” e degli ambienti, vista la significativa esperienza dell’artista nell’Agro laziale. Gli schizzi cambellottiani osservano proprio le fisionomie degli abitanti della palude non ancora redenta. Ci sono i villaggi delle lestre, delle fattorie, dei campi, delle fonti, degli ambienti interni. I visi, nei disegni di Cambellotti, sono stravolti dall’abbrutimento della povertà e dal dolore fisico della malaria. Le donne sono studiate nei disegni con il volto coperto dalle antiche velature, vestite con i costumi dell’epoca e sempre a lavoro. I poveri guitti, gli umili sono ritratti con il cappello in mano davanti alle autorità, oppure intenti al duro lavoro quotidiano. Alcuni disegni riproducono scene collettive, davanti al tavolo di spoglie osterie, intenti ad una partita che una minima provocazione può trasformare in rissa. Le donne hanno spesso i figli in braccio e come gli uomini sono sempre infagottate in panni informi. Non mancano i riferimenti a ragazze “facili” per le strade e per le osterie.


Cielo sulla palude” narra la storia e il martirio di Maria Goretti e ottiene il Premio Internazionale per la Regia e il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il miglior film italiano al Festival di Venezia, oltre al Nastro d’Argento come miglior film italiano della Stagione 1949-’50.


Il nostro Museo conserva 35 disegni a matita e china, la sceneggiatura del film e tutta la documentazione  d’archivio sui rapporti tra l’artista, il regista e l’Arx Film. I disegni definitivi sono andati dispersi, probabilmente in quanto consegnati alla ARX Film. Il materiale presente nel museo si riferisce pertanto ai bozzetti delle scene e dei caratteri dei protagonisti e dei personaggi minori. Ma la forza espressiva dei disegni non ha nulla da invidiare alle prove definitive.


Duilio Cambellotti

Disegni, Cielo sulla Palude, film di Augusto Genina

Studio di figure sedute su carretto.

Disegno, Matita su carta, mm. 164×233

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Gli abitanti nella palude

Disegno, Matita su carta, mm. 231×163

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Il dottore incontra la famiglia Goretti in palude

Disegno, Matita su carta, mm. 247×207

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Studio di figure sul carretto

Disegno, Matita su carta, mm. 187×249

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Il dottore incontra un contadino

Disegno, Matita su carta, cm. 165×230

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


L’arrivo della famiglia Goretti in cerca di lavoro.

Disegno, Matita su carta, mm. 187×248

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Il fabbro si prepara a ferrare un cavallo

Disegno, Matita su carta, mm. 187×250

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


il difficile insediamento della nuova famiglia

Disegno, Matita su carta, mm. 181×250

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


L’antefatto del delitto: mentre la madre di Maria ed il padre di Alessandro lavorano nei campi Maria sta per rimanere sola con i bambini

Disegno, Matita su carta  ,164×252

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


il padre di Alessandro insidia la madre di Maria rimasta vedova

Disegno, Matita su carta , mm. 185×250

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Donne e i bambini in cerca di sistemazione abitativa.

Disegno, Matita su carta , mm. 188×248

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


studio di donne con i bambini davanti l’ospedale in attesa

Disegno, Matita su carta , cm. 153×230

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Studi di fisionomie I.

Disegno, Matita su carta  , mm. 187×249

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


studi di fisionomie II

Disegno, Matita su carta, mm. 185×251

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


studio di figure maschile e femminile.

Disegno, Matita su carta, mm. 188×248

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


il padre di Maria viene fatto scendere dal carretto e riportato a casa ormai morente a causa della malaria

Disegno, Matita su carta, mm. 88×250

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


i difficili conciliaboli fra gli abitanti della palude

Disegno, Matita su carta, mm. 181×250

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


le ragazze facili a Nettuno.

Disegno, Matita su carta, mm. 190×251

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


i tipi umani, gli abitanti della palude, la famiglia di Maria e l’alcolizzato

Disegno, Matita su carta, mm. 261×207

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Il fattore e il padre di Maria la figura di Maria

Disegno, Matita su carta, cm. 232×163

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Mentre il delitto si compie, nell’aia assolata continua il lavoro.

Disegno, Matita su carta, mm. 248×372

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


La folla raccolta in preghiera a Nettuno fuori

dall’Ospedale dove Maria giace moribonda.

Disegno, Matita su carta , mm. 147×229

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


Il parroco e la Signora

Disegno, Matita su carta , cm. 250×195

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


il padre di Alessandro e la madre di Maria, che ne respinge le volgari profferte

Disegno, Matita su carta , mm. 310×496

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti


L’antefatto del delitto, Maria rimane sola mentre la madre e il padre di Alessandro lavorano nell’aia

Disegno, Matita su carta, cm. 250×374

Donazione:  Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti